Porchettiamo®: l’originale.

di Antonio Boco

Il cibo di strada rischia di essere soffocato dal suo stesso successo. Imperversano manifestazioni legate al mangiare all’aperto un po’ ovunque ma poche sembrano rispettare lo spirito più genuino dello street  food. Che innanzitutto deve avere un animo popolare, autentico, saldamente ancorato alle tradizioni dei territori e delle genti. Non basta mangiare una cosa qualsiasi per strada, cosa che sembra invece il solo filo conduttore di molti eventi, per vivere un’esperienza appagante. 

Allo stesso tempo molte comunità che avevano abbandonato il proprio cibo di strada, in certi casi vergognandosene e facendo cadere nel dimenticatoio appuntamenti classici e di lunga tradizione, sembrano magicamente riscoprirli. Tutto bene, ma come al solito preferiamo chi crede nei propri percorsi al di là delle mode, non chi segue i trend fuori tempo massimo.  

Per tutti questi motivi crediamo che Porchettiamo sia invece un progetto originale, profondamente radicato nel tessuto storico – culturale dei luoghi in cui si trova e di quelli che evoca attraverso il cibo, nato in tempi non sospetti, quando il fenomeno era tutt’altro che trendy.

Non è un caso che l’evento sia diventato così popolare e che, a distanza di undici anni dal suo avvio, resista in una dimensione di grande spontaneità e sia percepito come genuino, popolare, mai forzato e sempre attento a chi lo frequenta.

L’amore della gente è il grande successo della manifestazione, la sua essenza e la sua stessa ragione di vita. Porchettiamo siamo noi! Organizzatori, partecipanti affezionati e visitatori occasionali, produttori, abitanti del territorio. Tutti insieme in un moto vorticoso, colorato e divertente che crea sinergie e contaminazioni. Non più un noi e un voi, ma un tutt’uno che non può rinunciare a nessuna delle sue parti. 

Anche in questa undicesima edizione viviamo la porchetta come sintesi del cibo di strada, essenza e sublimazione della storia gastronomica del paese. La porchetta è capace di disegnare una bellissima cartolina del Paese con i suoi borghi, le genti, le diversità e le similitudini, i cibi e i piatti della tradizione come essenza dei territori e geografia da gustare. Ecco perché questo non è il festival della porchetta ma “delle” porchette, nelle sue mille varianti e nei suoi mille ingredienti. 

Ovviamente ci sarà l’angolo Porchettiamo&Friends, nello strepitoso Giardino del Castello, a suggellare il ruolo di primus inter pares del nostro panino preferito, affiancato da fratelli quali il lampredotto, gli spiedini di lumache, gli arrosticini, la torta al testo, le olive ascolane o i dolci partenopei.


Non mancherà anche un pizzico di fantasia e la voglia di sperimentare, grazie agli chef che si cimenteranno in veri e propri panini d’autore, sotto il cappello In Punta di Porchetta.

E gli abbinamenti?  I grandi vini del territorio, ovviamente, grazie all’Enoteca della Strada del Sagrantino, e le birre artigianali selezionate da Fermento Birra, passando per la novità dei cocktail. Il tutto nella solita, gioiosa atmosfera del borgo di San Terenziano, allietata da musica, giochi e iniziative per tutti e di tutti i generi.