Porchettiamo in bicicletta: la Pedalata con Gira l’Umbria!

Domenica 21 Maggio ore 9.00 – Pedalata tra olio, vino e antiche fortezze
Una pedalata, a cura di Gira l’Umbria, tra le colline di San Terenziano tra campi coltivati, oliveti e vigneti.                    Il paesaggio è uno dei protagonisti assoluti del tour! Il percorso completo è di media difficoltà, quindi accessibile anche ai meno allenati, è inoltre possibile usufruire del trasporto in macchina per evitare la salita finale.
Informazioni
Percorso completo: San Terenziano-Collesecco-Ponte di ferro-Gualdo Cattaneo- Bastardo-Torri-San Terenziano; lunghezza km 33, dislivello in salita 500m., strada asfalto, bici ibrida/strada.
Percorso facilitato: lunghezza km 25, dislivello in salita 250m.

Programma
Ore 8.45: ritrovo a San Terenziano, consegna biciclette e partenza
Ore 13.00 circa: rientro a San Terenziano
Costi      

€10 solo guida (per chi viene con bici propria), €18 noleggio bici+ guida
Info e prenotazioniGira l’Umbria” di Antonella Tucci, Tel 348.8916928, info@giralumbria.it
Bici, arte e storia
Gualdo Cattaneo, un castello che domina incontrastato la valle fra Foligno e Spoleto; fondato nel 975 per opera del conte germanico Edoardo Cattaneo, rivestì notevole importanza proprio per la sua posizione strategica e per questo fu conteso nei secoli fra le due città. La parola “Gualdo” deriva dal germanico Wald che significa bosco/foresta, per via dei fitti boschi che lo circondano, così rigogliosi anche per la presenza dei torrenti Puglia e Attone. La Rocca centrale, conserva il suo aspetto originario della fine del 1400 quando fu costruita per volere della città di Foligno. Essa è attraversata da cunicoli interni che conducono fino alla terrazza in cima. Nel centro storico, la Chiesa dei SS. Antonio e Antonino che conserva nella cripta romanica, originale del 1260, le spoglie dei due Santi insieme a quelle del Beato Ugolino.
Torri, castello eretto nel 1250 e denominato in origine Cerqueto, per via di un ampio bosco di querce nelle vicinanze, successivamente Turri e infine Torri per i numerosi elementi architettonici verticali che lo caratterizzano. Appartenne ai Trinci di Foligno e poi a Todi, come del resto Barattano: conserva ancora l’aquila tuderte in pietra sulla porta d’ingresso.